Ci sono parole che accarezzano, parole che feriscono, parole che sfiorano la realtà delle cose o che scavano nel profondo. Parole che isolano o riempiono vuoti e solitudini.
"In ogni incontro con un'altra persona ho qualcosa da imparare", ripete Kay Pollak, produttore e regista svedese di fama, nonché docente di Matematica Statistica. Evidentemente, la fredda dimensione dei numeri non oscura il suo sentirsi uomo tra gli altri uomini.